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Il Congresso peruviano ha respinto oggi poco prima di mezzanotte (ora locale) il disegno di legge che chiedeva l’anticipo delle elezioni per il 2023. Con 45 voti a favore, 65 contrari e 2 astensioni, il parlamento ha deciso in plenaria di respingere l’iniziativa promossa da Fuerza Popular. La presidente Dina Boluarte aveva chiesto al Congresso della Repubblica di anticipare le elezioni per il 2023: “Mettetevi d’accordo, signori membri del Congresso, decidete un giorno e nello stesso istante convochiamo elezioni generali in modo che liberamente e democraticamente, senza ricatti, il popolo peruviano possa eleggere i nuovi membri del Congresso e la nuova formula presidenziale; e nel 2023 ce ne andremo tutti. Ma, restituiamo tranquillità al paese in questo tempo di transizione; questo è un governo di transizione non è un governo che si vuole perpetuare al potere.” In base a una legge del 2018, i deputati del parlamento unicamerale peruviano non potranno ricandidarsi. Di qui la contrarietà allo scioglimento del Congresso e l’anticipo delle elezioni legislative e presidenziali a dicembre 2023, mentre in tutto il paese continuano le manifestazioni che chiedono le dimissioni della presidente, nuove elezioni e una nuova Costituzione.