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Nuovo giro di vite contro la libera informazione in Centro America. Dopo il Nicaragua in cui la libertà di stampa viene di fatto negata e El Salvador in cui recenti accuse di spionaggio contro i giornalisti di varie testate – El Faro, GatoEncerrado, La Prensa Gráfica, Revista Digital Disruptiva, Diario El Mundo, El Diario de Hoy e due giornalisti indipendenti – confermano l’uso del software Pegasus  per monitorare operatori dell’informazione e attivisti antigovernativi come già aveva denunciato Amnesty International nel gennaio scorso, si aggiunge il Guatemala del presidente conservatore Alejandro Giammattei.

Venerdì pomeriggio è stato arrestato il giornalista Rubén Zamora, presidente di elPeriódico, critico nei confronti del governo di Giammattei, uno degli organi di informazione più importanti del Paese e dell’America centrale. Fondato nel 1996 grazie alle donazioni di centoventicinque cittadini che hanno sostenuto la sua posizione sulla libertà di stampa e acquistato un anno dopo dai proprietari di Prensa Libre, il più venduto del Guatemala, da allora è diventato giornale di riferimento, portando alla luce casi di corruzione delle diverse amministrazioni e denunciando anche abusi di potere da parte del potente settore privato del paese.

Nel 2001, i suoi uffici sono stati attaccati da un gruppo di cinquanta manifestanti dopo che aveva denunciato una presunta corruzione nello staff del ministro delle Comunicazioni Luis Rabbé. Ha condotto una lunga indagine sui legami tra il governo del presidente Alfonso Portillo e la criminalità organizzata, i cui risultati sono stati pubblicati nel novembre 2002. Il governo allora aveva deciso l’invio di controllori negli uffici del giornale dove sono rimasti per quaranta giorni, ritirandoli solo dopo una denuncia da parte della World Association of Newspapers. Grazie al suo lavoro, Zamora ha vinto nel 2021 uno dei premi internazionali di giornalismo Re di Spagna e il María Moors Cabot Award assegnato dalla Columbia University.

L’anno passato Zamora aveva denunciato  che il presiedente e la procura generale stavano fabbricando prove contro di lui. Le accuse alla base dell’arresto vanno dal ricatto, al millantato credito, al riciclaggio di denaro. Perquisite anche la redazione del giornale e la casa del giornalista, mentre gli inquirenti hanno tenuto a far sapere che Zamora è indagato come uomo d’affari e non per la sua professione.

 

Nella sua attività di informazione, elPeriódico ha spesso denunciato casi di corruzione e abusi di potere da parte dell’esecutivo e di istituzioni come l’ufficio del procuratore generale Consuelo Porras, criticata per la sua persecuzione di giudici e pubblici ministeri che seguono casi di corruzione. Lo scorso anno, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha incluso Porras nella lista di  “corrotti e antidemocratici” per la sua costante ostruzione della giustizia. Ciononostante il presidente Giammattei l’ha riconfermata in carica per altri quattro anni lo scorso maggio, mentre sono ormai almeno tredici i giudici che hanno dovuto lasciare il Guatemala per sfuggire alla persecuzione messa in atto dal procuratore generale.