In meno di un mese, l’Argentina cambia per la terza volta il Ministro dell’Economia. L’annuncio ieri da parte del presidente Alberto Fernández che ha deciso di riorganizzare le aree economiche del suo governo “per un migliore funzionamento, coordinamento e gestione”, unificando i ministeri dell’economia, dello sviluppo produttivo e dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca , comprese le relazioni con le organizzazioni di credito internazionali.
Il nuovo super ministro è il cinquantenne Sergio Massa che sostituisce Silvina Batakis, che aveva assunto la carica il 4 luglio dopo le dimissioni di Martín Guzmán nel bel mezzo di forti tensioni politiche all’interno del partito al governo che oppongono il presidente Alberto Fernández e la sua vice Cristina Fernández de Kirchner, dalla quale viene accusato di essere troppo moderato nella gestione del debito con il Fondo Monetario Internazionale.
Sergio Massa, peronista di centro con buone relazioni a Wall Street, rappresenta la terza componente del Frente de Todos, la formazione che governa attualmente il Paese, dopo lo stesso presidente e la sua vice, ed è uno dei principali esponenti della vita politica argentina. Fino a ieri era presidente della Camera dei deputati, carica che gli aveva consentito di evitare di schierarsi apertamente nella contesa che dilania la formazione al governo.
Il suo nome era già circolato al momento della sostituzione di Martín Guzmán, ma per l’opposizione di Cristina Kirchner che vede in lui un possibile rivale, alla fine aveva avuto la meglio la sconosciuta Batakis che ha appreso di essere stata mandata a casa dai titoli dei giornali online mentre era di ritorno da Washington.
Con l’assunzione del super ministero appositamente per lui creato da Alberto Fernández, Massa si gioca il futuro politico anche in vista delle prossime elezioni presidenziali, dove potrebbe essere un credibile candidato qualora dimostrasse di essere stato capace di superare l’attuale crisi vissuta dal Paese.
Massa nel 2015 ha fondato il Frente Renovador che ha ottenuto il 21 per cento dei voti alle presidenziali, conducendo una campagna elettorale in cui ha più volte dichiarato il suo proposito di “mandare in galera Cristina” che è stata presidente tra il 2007 e il 2015. Nel 2019 è entrato a far parte del Frente de Todos appoggiando Alberto Fernández ed essendo eletto deputato.
Il nuovo super ministro ha fama di buon amministratore ed ha ricoperto l’incarico di direttore dell’agenzia di sicurezza sociale tra il 2002 e il 2007 e di capo del Gabinetto dei ministri tra il 2008 e il 2009, lasciando quando Fernández de Kirchner ha assunto il governo per disaccordi con la presidente.
La nomina di Massa non è una buona notizia per Cristina anche se deve esserle parsa inevitabile dato che l’ex ministra Batakis non era riuscita a contrastare l’impennata del dollaro e la fiammata inflativa. In cambio della sua defenestrazione ha ottenuto la presidenza del Banco de la Nación Argentina, un istituto di credito statale e la più grande istituzione finanziaria del Paese.