Tutto come da copione in Uruguay che andrà al ballottaggio il 24 novembre. Mentre lo spoglio è ancora in corso, il candidato del Frente Amplio, al governo da quindici anni, Daniel Martínez è al 39,9%, mentre Luis Lacalle Pou del Partido Nacional che lo segue al 29%. https://www.huffingtonpost.it/entry/largentina-archivia-il-neoliberismo-col-peronismo_it_5db6f3bae4b079eb95a71555?utm_hp_ref=it-esterihttps://www.huffingtonpost.it/entry/largentina-archivia-il-neoliberismo-col-peronismo_it_5db6f3bae4b079eb95a71555?utm_hp_ref=it-esteri
Al terzo posto l’economista neoliberale Ernesto Talvi con il 12,5%, seguito dall’ex generale di estrema destra Guido Manini Ríos, al 10,7%. Entrambi hanno già annunciato il loro appoggio a Lacalle, il che pone un grosso punto di domanda sulla capacità di recupero della sinistra per la quale il risultato ha aperto uno scenario assai complicato. Come da previsioni il trionfo a tutto tondo di Alberto Fernández, che riporta i peronisti al potere in Argentina e chiude la parentesi del liberista Mauricio Macri. https://www.huffingtonpost.it/entry/largentina-archivia-il-neoliberismo-col-peronismo_it_5db6f3bae4b079eb95a71555?utm_hp_ref=it-esteri